Per l'anno 2017 sono ammessi alla ripartizione della quota dell'otto per mille a diretta gestione statale gli interventi straordinari per il contrasto alla fame nel mondo, in caso di calamità naturali, per l'assistenza ai rifugiati e per la conservazione dei beni culturali.
Tipologia degli interventi ammessi:
- Fame nel mondo: progetti finalizzati all’obiettivo dell'autosufficienza alimentare nei Paesi in via di sviluppo, nonché alla qualificazione di personale locale da destinare a compiti di contrasto delle situazioni di sottosviluppo e denutrizione ovvero di pandemie e di emergenze umanitarie che minacciano la sopravvivenza delle popolazioni ivi residenti.
- Calamità naturali: attività di realizzazione di opere, lavori, studi, monitoraggi finalizzati alla tutela della pubblica incolumità da fenomeni geo-morfologici, idraulici, valanghivi, metereologici, di incendi boschivi e sismici, nonché al ripristino di beni pubblici danneggiati o distrutti dalle medesime tipologie di fenomeni.
- Assistenza ai rifugiati: interventi diretti ad assicurare a coloro cui sono state riconosciute forme di protezione internazionale o umanitaria, l'accoglienza, la sistemazione, l'assistenza sanitaria e i sussidi previsti dalle disposizioni vigenti. Tale sistema di interventi è assicurato anche a coloro che hanno fatto richiesta di protezione internazionale, purché privi di mezzi di sussistenza e ospitalità in Italia.
- Conservazione di beni culturali: restauro, valorizzazione, fruibilità da parte del pubblico di beni immobili o mobili, anche immateriali, che presentano un particolare interesse, architettonico, artistico, storico, archeologico, etnografico, scientifico, bibliografico e archivistico.
N.B. Le istanze attinenti alla categoria “Edilizia scolastica” NON potranno essere presentate, per effetto di quanto previsto dall’articolo 1, commi 160 e 172, della legge 13 luglio 2015, n.107, che destina le relative risorse agli interventi di edilizia scolastica necessari a seguito di eventi eccezionali e imprevedibili individuati con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca.