Le pressioni attualmente immesse, dalle crisi in corso in Siria, Iraq, Africa centrale e orientale, sul sistema comune europeo di asilo (CEAS) non svaniranno in un prossimo futuro. Nel 2015, l’arrivo, su larga scala e in parte incontrollato, di migranti, in particolare richiedenti asilo, ha messo a dura prova i sistemi di asilo sia degli Stati membri, che dell'Unione europea e ha evidenziato debolezze strutturali significative e carenze nella progettazione e nella realizzazione di politiche migratorie e di asilo europee.
Il sistema attuale comporta responsabilità sproporzionate per taluni Stati membri e, di fatto, favorisce la migrazione incontrollata e irregolare.
In futuro è necessario un sistema che preveda percorsi ordinati e sicuri di arrivo per i cittadini di paesi terzi che hanno bisogno di protezione internazionale.
La sfida specifica di questa azione di ricerca è quello di rivalutare il CEAS, al fine di effettuare le necessarie raccomandazioni. La questione chiave primaria è quella di esplorare ciò che è necessario, auspicabile, realizzabile e sostenibile per l’armonizzazione del CEAS.