- Ricerca e azioni innovative
La ricerca in questa tematica dovrà valutare criticamente lo stato attuale delle istituzioni culturali e studiare nuovi modi per sviluppare il ruolo dei ministeri della cultura europei, delle istituzioni culturali e delle loro reti come fornitori di servizi culturali e centri di innovazione sociale. Si deve tener conto dei recenti risultati della ricerca internazionale, europea e nazionale e delle buone pratiche. Le azioni dovrebbero avere un'ampia copertura geografica europea e prevedere il coinvolgimento delle parti interessate, dei cittadini e delle istituzioni culturali per consentire la ricerca innovativa, lo studio di casi, azioni pilota e l’ampia diffusione dei risultati. La ricerca dovrebbe studiare i modi innovativi con cui le istituzioni culturali potrebbero interagire sia con il pubblico più giovane che più maturo, con minoranze, migranti o gruppi socialmente svantaggiati e includerli nella loro governance e come le comunità locali potrebbero organizzarsi al fine di co-creare un migliore utilizzo del patrimonio locale.
Si dovrebbero esaminare le sfide affrontate dalle istituzioni culturali per quanto riguarda la necessità di bilanciare le esigenze di gestione delle collezioni materiali con l’apertura della cultura e del patrimonio culturale a un nuovo pubblico. La ricerca dovrebbe anche indagare il problema di come combinare i servizi culturali tradizionali con nuovi servizi culturali o sociali innovativi come l'apprendimento permanente degli adulti, il sostegno alla carriera degli artisti, l'accesso e l’assistenza ai servizi digitali e la flessibilità del lavoro nelle e-amministrazioni della cultura. Il ruolo e le potenzialità di una cooperazione rafforzata e della messa in rete dei ministeri della cultura, dei dipartimenti culturali dei governi locali e delle istituzioni culturali europee ed internazionali (dal viaggio di manufatti e reperti, al lavoro dei curatori e altri tipi di condivisione di risorse, esperienze e buone prassi) dovrebbero essere affrontati.
- Coordinamento e azioni di supporto
Una piattaforma sociale dovrà riunire i rappresentanti dei più importanti stakeholder del patrimonio culturale, delle comunità di ricerca, degli operatori del patrimonio di istituzioni pubbliche o private (siti culturali, biblioteche, archivi , musei e altre collezioni pubbliche o private) e le organizzazioni (ONG, associazioni), come pure i responsabili politici a livello europeo, nazionale, regionale o locale. Per migliorare l'eccellenza nella gestione del patrimonio europeo e della relativa politica la piattaforma dovrebbe inoltre sfruttare il potenziale per la creazione di reti tra il crescente numero di dipartimenti europei del patrimonio culturale e gli studi culturali presso gli istituti di istruzione superiore e di ricerca.
L'obiettivo della piattaforma sociale sarà quello di sviluppare una comprensione delle sfide e delle opportunità per la ricerca e l'innovazione nella conservazione partecipativa, nel (ri) utilizzo e nella gestione del patrimonio culturale. La piattaforma dovrebbe prestare particolare attenzione alla sostenibilità e alla dimensione occupazionale dei nuovi approcci per il patrimonio culturale, tenendo conto dei problemi di raccolta e misurazione dei dati. La piattaforma servirà a mappare e condividere le migliori pratiche europee ed extraeuropee, a identificare l’emergere di nuove comunità europee del patrimonio, a valutare i colli di bottiglia e le opportunità del contesto finanziario e giuridico e a creare nuove reti europee attorno alla conservazione partecipativa, (ri) utilizzo e gestione del patrimonio culturale.