Sfide della società - Società inclusive, innovative e riflessive – Approcci partecipativi e innovazione sociale nella cultura

TITOLO

Sfide della società - Società inclusive, innovative e riflessive – Approcci partecipativi e innovazione sociale nella cultura

ENTE EROGATORE

Commissione Europea – DG Ricerca e Innovazione

SCADENZA

02/02/2017

PAROLE CHIAVE

Arte, Cultura, Patrimonio culturale, Europa, Identità, Integrazione, Innovazione sociale.

ABSTRACT

Comprendere come integrare il patrimonio culturale europeo materiale e immateriale in sviluppo sostenibile. Da qui il ruolo cruciale dell'innovazione sociale e inclusiva.

OBIETTIVO

Recenti conclusioni del Consiglio dell'Unione europea ha riconosciuto il patrimonio culturale come una "risorsa per un'Europa sostenibile" e ha sottolineato che "la governance partecipativa del patrimonio culturale offre l'opportunità di promuovere la partecipazione democratica, la sostenibilità e la coesione sociale e per affrontare le sfide sociali, politiche e demografiche in Europa. La Commissione europea ha inoltre messo in evidenza che il contributo del patrimonio culturale per la crescita economica e la coesione sociale è sottovalutato a dispetto di una crescente evidenza scientifica e ha chiesto un approccio integrato al patrimonio culturale per l'Europa.

Il patrimonio culturale è una risorsa condivisa per tutti e per questo si persegue l'obiettivo di continuare a sviluppare modelli interpretativi e di governance più partecipativi che sono più adatti al contesto europeo contemporaneo, attraverso un maggiore coinvolgimento del settore privato e della società civile. La fitta rete di istituzioni culturali in Europa ha bisogno di adattarsi al mutare delle condizioni sociali, demografiche ed economiche. Una maggiore comprensione è necessaria su come i diversi approcci partecipativi funzionino in questo settore, tra cui i modelli di governance, accesso a diversi tipi di cultura, l’equità intergenerazionale etc.

E’, quindi, di fondamentale importanza per lo sviluppo urbano e rurale, il turismo, l’istruzione, le industrie creative e i professionisti della cultura comprendere come integrare il patrimonio culturale europeo materiale e immateriale in sviluppo sostenibile. Da qui il ruolo cruciale dell'innovazione sociale e inclusiva. Questo aiuterà anche a promuovere modi innovativi per gestire i crescenti flussi di turisti UE e non UE, attualmente, in gran parte limitati solo verso un certo numero di destinazioni urbane.

AZIONI FINANZIABILI
  1. Ricerca e azioni innovative

La ricerca in questa tematica dovrà valutare criticamente lo stato attuale delle istituzioni culturali e studiare nuovi modi per sviluppare il ruolo dei ministeri della cultura europei, delle istituzioni culturali e delle loro reti come fornitori di servizi culturali e centri di innovazione sociale. Si deve tener conto dei recenti risultati della ricerca internazionale, europea e nazionale e delle buone pratiche. Le azioni dovrebbero avere un'ampia copertura geografica europea e prevedere il coinvolgimento delle parti interessate, dei cittadini e delle istituzioni culturali per consentire la ricerca innovativa, lo studio di casi, azioni pilota e l’ampia diffusione dei risultati. La ricerca dovrebbe studiare i modi innovativi con cui le istituzioni culturali potrebbero interagire sia con il pubblico più giovane che più maturo, con minoranze, migranti o gruppi socialmente svantaggiati e includerli nella loro governance e come le comunità locali potrebbero organizzarsi al fine di co-creare un migliore utilizzo del patrimonio locale.

Si dovrebbero esaminare le sfide affrontate dalle istituzioni culturali per quanto riguarda la necessità di bilanciare le esigenze di gestione delle collezioni materiali con l’apertura della cultura e del patrimonio culturale a un nuovo pubblico. La ricerca dovrebbe anche indagare il problema di come combinare i servizi culturali tradizionali con nuovi servizi culturali o sociali innovativi come l'apprendimento permanente degli adulti, il sostegno alla carriera degli artisti, l'accesso e l’assistenza ai servizi digitali e la flessibilità del lavoro nelle e-amministrazioni della cultura. Il ruolo e le potenzialità di una cooperazione rafforzata e della messa in rete dei ministeri della cultura, dei dipartimenti culturali dei governi locali e delle istituzioni culturali europee ed internazionali (dal viaggio di manufatti e reperti, al lavoro dei curatori e altri tipi di condivisione di risorse, esperienze e buone prassi) dovrebbero essere affrontati.

  1. Coordinamento e azioni di supporto

Una piattaforma sociale dovrà riunire i rappresentanti dei più importanti stakeholder del patrimonio culturale, delle comunità di ricerca, degli operatori del patrimonio di istituzioni pubbliche o private (siti culturali, biblioteche, archivi , musei e altre collezioni pubbliche o private) e le organizzazioni (ONG, associazioni), come pure i responsabili politici a livello europeo, nazionale, regionale o locale. Per migliorare l'eccellenza nella gestione del patrimonio europeo e della relativa politica la piattaforma dovrebbe inoltre sfruttare il potenziale per la creazione di reti tra il crescente numero di dipartimenti europei del patrimonio culturale e gli studi culturali presso gli istituti di istruzione superiore e di ricerca.

L'obiettivo della piattaforma sociale sarà quello di sviluppare una comprensione delle sfide e delle opportunità per la ricerca e l'innovazione nella conservazione partecipativa, nel (ri) utilizzo e nella gestione del patrimonio culturale. La piattaforma dovrebbe prestare particolare attenzione alla sostenibilità e alla dimensione occupazionale dei nuovi approcci per il patrimonio culturale, tenendo conto dei problemi di raccolta e misurazione dei dati. La piattaforma servirà a mappare e condividere le migliori pratiche europee ed extraeuropee, a identificare l’emergere di nuove comunità europee del patrimonio, a valutare i colli di bottiglia e le opportunità del contesto finanziario e giuridico e a creare nuove reti europee attorno alla conservazione partecipativa, (ri) utilizzo e gestione del patrimonio culturale.

DESTINATARI (DESTINATARI ULTIMI DEL PROGETTO)

Decisori politici, stakeholder, amministratori e operatori culturali, artisti, operatori dei media, cittadini europei e non.

BENEFICIARI (ENTI AMMISSIBILI AL FINANZIAMENTO)
Amministrazioni locali, Amministrazioni nazionali, Amministrazioni Regionali, Centri/Enti di ricerca, ONG (Organizzazioni Non Governative), Organizzazioni europee, Organizzazioni internazionali, Organizzazioni non profit, Università

PAESI ADERENTI AL PROGRAMMA
EFTA/SEE, Paesi candidati UE, Paesi della Politica europea di vicinato, Paesi potenziali candidati, Paesi PTOM, Svizzera, UE 28

SPECIFICHE SUI PAESI

Le informazioni sui paesi associati a Orizzonte 2020 sono descritti nella parte A degli Allegati generali al Programma di Lavoro Orizzonte 2020 http://ec.europa.eu/research/participants/data/ref/h2020/other/wp/2016-2017/annexes/h2020-wp1617-annex-a-countries-rules_en.pdf

Inoltre, un certo numero di Paesi extracomunitari / non- associati che non sono automaticamente ammissibili al finanziamento hanno previsto specifiche disposizioni per rendere disponibili finanziamenti per le loro organizzazioni riguardo ad alcuni temi Horizon 2020. Per tali informazioni consultare l’online Manual http://ec.europa.eu/research/participants/data/ref/h2020/grants_manual/hi/3cpart/h2020-hi-list-ac_en.pdf

TERRITORI/PAESI DI REALIZZAZIONE

I territori dei paesi/organizzazioni della partnership di progetto.

RISORSE FINANZIARIE DISPONIBILI

27.500.000 euro.

ENTITA' CONTRIBUTO

Ricerca e azioni innovative: la Commissione ritiene che le proposte che richiedono un contributo della UE nell’ordine di 2,5 milioni di euro permetterebbero di affrontare questo problema in modo appropriato.

Coordinamento e azioni di supporto: la Commissione ritiene che le proposte che richiedono un contributo della UE nell’ordine di 1,5 milioni di euro permetterebbero di affrontare questo problema in modo appropriato.

Tuttavia, questo non preclude, per entrambe le misure, la presentazione e selezione delle proposte che richiedono altri importi.

La sovvenzione Orizzonte 2020 è limitata ad un massimo del 70% dei costi totali ammissibili.

In deroga al paragrafo 3, la sovvenzione Orizzonte 2020 può, per azioni di innovazione, raggiungere al massimo il 100% dei costi totali ammissibili per le persone giuridiche senza scopo di lucro.

TEMPI E MODALITA' DI EROGAZIONE

Il finanziamento sarà erogato al coordinatore del progetto che dovrà distribuirlo ai partner secondo le seguenti modalità:

  • Un prefinanziamento entro 30 giorni dalla stipula del contratto di sovvenzione o 10 giorni prima dell’inizio delle attività. Un importo di corrispondente al 5 % della sovvenzione viene trattenuto dalla Commissione dal pagamento di pre- finanziamento e trasferito nel Fondo di garanzia.
  • Uno o più pagamenti intermedi esplicitamente previsti nella convenzione di sovvenzione.

Può esserci un pagamento intermedio soggetto all’approvazione del rapporto tecnico e finanziario periodico e delle spese effettivamente sostenute dai beneficiari.

Il prefinanziamento e i pagamenti intermedi non possono superare il 90% del finanziamento totale.

  • Il pagamento del saldo, soggetto all'approvazione della relazione tecnica e finanziaria, nonché dei costi effettivi sostenuti dai beneficiari durante l'intera durata del progetto, deve avvenire entro 90 giorni dalla data di ricezione da parte della Commissione della richiesta di pagamento finale.

Le tranches di pagamento saranno specificati nel contratto di sovvenzione.

MODALITA' E PROCEDURE PER LA PRESENTAZIONE

Le proposte devono essere presentate da almeno tre soggetti giuridici provenienti da tre Stati membri o paesi associati. Tutti e tre i soggetti giuridici devono essere indipendenti l'uno dall'altro.

La durata dei singoli progetti viene fissata dalla Commissione.

Per la misura Ricerca e azioni innovative il bando prevede che la presentazione delle proposte di progetto avvenga in due fasi: la prima consiste nell’invio delle proposte di progetto in modo sintetico.

Solo i progetti valutati positivamente saranno invitati a presentare le proposte complete di progetto. Le proposte complete devono essere conformi con quelle presentate nella prima fase.

LA SCADENZA INDICATA è per la presentazione della Fase I. La scadenza della Fase II è il 13/09/2017.

Per la misura Coordinamento e azioni di supporto la presentazione è in un'unica fase con scadenza il 02/02/2017.

Sul Portale dei Partecipanti è possibile accedere a pagine dedicate al bando, reperire i workprogramme e tutta la documentazione necessaria per preparare le candidature, avere informazioni sulla modalità online di presentazione delle proposte.

Per presentare la proposta di progetto, i proponenti ed i partner devono essere registrati a ECAS (European Commission Authentication System) e avere un Codice di 9 cifre Participant Identification Code (PIC). Il PIC va registrato in tutta la corrispondenza con la Commissione.

Una volta effettuate le registrazioni si può proseguire nella presentazione delle candidature, utilizzando le indicazioni del Manuale online H2020.

Codice identificativo bando: CULT-COOP-06-2017

LINGUA SCRITTURA DEL FORMULARIO

Preferibilmente l'inglese.

CONTATTI DIRETTI TEL.

0039-06-48939993 – APRE: Dr.ssa Natalia Morazzo

CONTATTI DIRETTI EMAIL

morazzo@apre.it

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