- Ricerca e azioni innovative
La ricerca dovrebbe esplorare comparativamente prove e narrazioni di riflessione critica e di impegno nei confronti di un passato difficile in tutta Europa. La ricerca esaminerà fenomeni come le commemorazioni, le scuse, la riconciliazione e la riparazione e individuerà le principali lacune o divergenze nei discorsi storici e nelle rappresentazioni che potrebbero rendere difficile capire e superare i conflitti del passato o le eredità storiche pesanti. La ricerca per affrontare questa sfida dovrebbe concentrarsi in particolare sulle seguenti dimensioni chiave:
1) L'educazione formale, i programmi di studio e la didattica
La ricerca consisterà nel rilevare e confrontare programmi scolastici in una buona gamma di stati rilevanti, al fine di identificare modelli e tendenze nel presentare e interpretare i periodi difficili della storia in una prospettiva europea. Si dovrà analizzare anche se e in quali fasi dell’istruzione formale, la critica di un patrimonio storico difficile derivante da guerre, conflitti, oppressioni, genocidi e dittature sia coperto nei programmi di istituti di istruzione, a quale livello di istruzione primaria e secondaria e di istituzioni culturali che forniscono servizi per l'istruzione. L' approccio comparativo potrebbe contribuire ad esplorare le differenze tra immaginari storici di paesi limitrofi, maggioranze e minoranze di stato o comunità considerate autoctone o immigrate.
La ricerca non si concentrerà esclusivamente sulla didattica della storia, perché interpretazioni storiche possono essere convogliate in molte altre discipline dalla geografia, alle scienze, alle arti e in particolare alla letteratura. La ricerca dovrebbe prestare particolare attenzione all’istruzione primaria e secondaria, a causa della loro enorme importanza nella trasmissione di interpretazioni storiche, tenendo presente che i gruppi vulnerabili o svantaggiati possono essere meno rappresentati in livelli più elevati di istruzione formale. Oltre al programma di studi, la ricerca dovrebbe anche valutare le pratiche di insegnamento di tali argomenti (con criteri ed indicatori) e determinare se vi sia una discrepanza tra i curricula formativi e la loro attuazione in materia di copertura di un patrimonio storico difficile. Inoltre, dovrebbe essere esplorato come questi sforzi educativi, nella misura in cui esistono, influenzano l'impatto sulla comprensione di sé e sull'identità nazionale, nonché sulla percezione dell'integrazione europea.
2) Società civile, educazione informale e discorsi politici
La ricerca in questo filone dovrebbe indagare come i periodi difficili della storia siano legati a forme informali di educazione. Una particolare importanza riveste la rilevazione e l’analisi comparativa delle narrazioni della società civile e dei media, compresi i media sociali e digitali, per comprendere il loro livello di conoscenza su tali lasciti e come, a loro volta, si comportano in tali narrazioni. La ricerca ha bisogno di portare alla luce quanto le narrazioni nazionali siano influenzate da un passato difficile e come la società civile, la politica e i media costruiscano tali racconti, nonché quali fattori agiscono nelle commemorazioni, nelle apologie, nelle riconciliazioni, nelle riparazioni ma anche nelle inazioni –e come tutto questo influenzi la costruzione e l'evoluzione di tali narrazioni.
La dimensione di genere dei racconti deve anche essere considerata. Le interconnessioni e le disparità di narrazioni storiche nazionali, europee e di aree geografiche simboliche dovrebbero essere studiate. Di particolare interesse sono anche i racconti degli storici nel periodo post - autoritarismo del dopoguerra e come i loro discorsi si siano evoluti nel tempo. Infine, la ricerca dovrebbe studiare se e come tali discorsi e racconti hanno avuto un impatto sui governi degli Stati membri e sugli atteggiamenti dei cittadini verso l'integrazione europea, sia prima che dopo l'adesione all'UE.