Il Servizio Civile Nazionale è stato istituito dalla legge n. 64 del 2001 ed opera nel rispetto dei principi della solidarietà, della partecipazione, dell’inclusione e dell’utilità sociale nei servizi resi, anche a vantaggio di un potenziamento dell’occupazione giovanile. Le aree di intervento del Servizio Civile Nazionale sono riconducibili ai seguenti settori:
- Assistenza: si opera in favore della fasce più deboli della popolazione, come gli anziani, i diversamente abili, i malati, i tossicodipendenti, le famiglie disagiate. Si può essere impegnati nei centri di accoglienza agli immigrati o ai senza fissa dimora, nell’assistenza domiciliare, nell’animazione presso un centroanziani o in un carcere. Assistenza intesa non solo come cura e riabilitazione,ma anche prevenzione del disagio.
- Protezione civile: si partecipa ad attività di difesa dai rischi territoriali e sanitari, alla gestione delle emergenze, all’organizzazione di grandi eventi. Aderendo a questi progetti si contribuisce anche alla divulgazione della cultura della previsione e della prevenzione.
- Ambiente: si collabora con associazioni ambientaliste ed animaliste. Si può partecipare al monitoraggio ambientale e contribuire alle eventuali bonifiche. Ci si può occupare di specie protette, oppure fare la guida nei parchi. L’attività del settore contribuisce a preservare il nostro patrimonio, a diffondere la cultura del rispetto per la natura e della corretta fruizione dell’ambiente.
- Patrimonio artistico e culturale: ci si accosta alla gestione delle biblioteche, alla organizzazione di attività culturali o si collabora al restauro, alla conservazione e alla fruizione di beni storici e artistici. Impegnarsi in questo settore permette di contribuire a faredella cultura un elemento per migliorare la qualità della vita e a preservare una delle grandi ricchezze del nostro Paese.
- Educazione e promozione culturale: ci si impegna in attività quali l’animazione culturale per minori e giovani con problemi familiari, il supporto all’inserimento scolastico, l’integrazione degli immigrati, la ricreazione e lo sport, gli sportelli informagiovani e l’organizzazione di eventi di settore. E’ un’occasione di partecipazione concreta alle esigenze del territorio e alla promozione della sua cultura.
- Servizio civile all’Estero: offre l’opportunità di partecipare ad attività inerenti alla cooperazione internazionale, a missioni umanitarie, all’assistenza agli italiani all’estero, a missioni di pace, di assistenza e di ricostruzione dopo i conflitti e le calamità. Si può così contribuire attivamente alla lotta contro la povertà e la fame, a diffondere la pace e l’integrazione tra i popoli.
L'Avviso pubblicato il 6 settembre stabilisce le modalità per la presentazione di progetti di servizio civile nazionale da realizzarsi in Italia e all'estero, da finanziare con le risorse riguardanti l’anno 2017.
Particolare attenzione è stata posta per i progetti da realizzarsi all’estero in relazione agli accorgimenti mirati a garantire i livelli minimi di sicurezza e di tutela dei volontari, mediante la predisposizione di un Piano di Sicurezza, l’individuazione di un Responsabile della sicurezza, il rispetto delle avvertenze concernenti la sicurezza indicate nel sito del MAECI www.viaggiaresicuri.it, relative al Paese/Area dove si realizza il progetto e la registrazione di ogni singolo volontario al sito del MAECI www.dovesiamonelmondo.it.
I progetti da realizzarsi all’estero possono essere presentati anche nelle seguenti aree d’intervento:
- Cooperazione allo sviluppo ai sensi della legge 125/2014;
- Interventi di peace-building e di ricostruzione post conflitto;
- Assistenza, ivi inclusa l’assistenza ai rifugiati e ai migranti;
- Patrimonio artistico e culturale, ivi inclusa l’educazione al dialogo tra le culture;
- Educazione e promozione culturale, ivi inclusa la promozione della lingua e cultura italiana all’estero.
L’Avviso interessa anche le zone del recente sisma che ha colpito il centro Italia. Gli enti iscritti all’Albo nazionale ed agli Albi delle Regioni e delle Province autonome, aventi sedi di attuazione progetto nelle Province interessate dal sisma, potranno inviare manifestazioni d’interesse per la realizzazione di progetti di servizio civile nazionale nelle aree terremotate (Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria), finalizzati alla ripresa della vita civile delle comunità colpite ed a favorire il ritorno delle popolazioni alla “normalità”. Il Dipartimento con successivo Avviso, definito previo accordo con l’Autorità preposta al coordinamento della ricostruzione e le regioni interessate, comunicherà i tempi e le modalità di presentazione dei progetti esecutivi.