Il bando si focalizza su progetti di sostegno alle vittime, prevenzione ed educazione e di rafforzamento dei servizi di contrasto al fenomeno. Allo stesso tempo riserva un’attenzione particolare anche al tema della formazione degli operatori offrendo un programma formativo articolato in moduli pensati per consolidare il gruppo di lavoro e sviluppare le competenze di counselling. Forte dell'esperienza maturata, la Fondazione propone alle organizzazioni del terzo settore corsi di formazione con moduli personalizzati a domicilio rispondenti ai criteri del modello Aspic presente su tutto il territorio nazionale, per dotarle di strumenti idonei a intercettare i bisogni delle donne vittime di violenza.
Inoltre attraverso il bando eroga un contributo per sostenere, in Italia, interventi integrati e finalizzati a prevenire e a contrastare la violenza contro le donne ma anche ad attivare una rete di interventi per offrire una risposta efficace alle donne vittime di violenza. Saranno sostenuti interventi che mirano a:
- favorire l’emersione del fenomeno e la tutela delle vittime di violenza;
- favorire processi di autonomia e autodeterminazione delle vittime di violenza;
- mettere in rete i servizi pubblici e del privato sociale che si occupano di protezione e assistenza a favore di tutte le vittime di violenza;
- favorire lo sviluppo delle competenze affettive già a partire dall’infanzia e dall’adolescenza.
Il progetto deve prevedere interventi integrati, nell’ottica di una presa in carico globale della problematica, in almeno due dei seguenti ambiti:
- rafforzamento dei servizi tesi a favorire l’emersione e il contrasto della violenza a danno delle donne;
- reinserimento sociale e lavorativo delle vittime di violenza (al fine di evitare il protrarsi della violenza economica);
- implementazione e/o rafforzamento di percorsi di educazione alle relazioni e all’affettività a partire dall’età scolare.
- implementazione e/o rafforzamento di interventi di sostegno per i minori che hanno assistito ai maltrattamenti.
Costituiscono destinatari naturali degli interventi integrati le vittime, o potenziali vittime, di violenza di ogni nazionalità, i minori che hanno assistito alle violenze, i fruitori degli interventi di educazione e prevenzione, mentre costituiscono destinatari della formazione le risorse umane delle organizzazioni non profit siano esse in forza o volontarie.