Avviso pubblico per lo sviluppo del pensiero computazionale, della creatività digitale e delle competenze di “cittadinanza digitale”, a supporto dell'offerta formativa

TITOLO

Avviso pubblico per lo sviluppo del pensiero computazionale, della creatività digitale e delle competenze di “cittadinanza digitale”, a supporto dell'offerta formativa

ENTE EROGATORE

MIUR - Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

SCADENZA

19/05/2017

PAROLE CHIAVE

scuola, ponscuola, didattica innovativa, digitale, TIC, ICT, cyberbullismo, creatività, cittadinanza digitale

ABSTRACT

Stanziati 80 milioni di euro (FSE) per lo sviluppo del pensiero computazionale, della creatività digitale e delle competenze di “cittadinanza digitale” nelle scuole italiane.

OBIETTIVI, AZIONI E DESTINATARI

L’avviso è emanato nell’ambito dell’Asse I (Istruzione)  del Programma Operativo Nazionale “Per la Scuola, competenza e ambienti per l’apprendimento” in risposta all’obiettivo specifico 10.2. volto al miglioramento delle competenze chiave degli allievi e pone l'attenzione sulle competenze digitali sempre più riconosciute come requisito fondamentale per lo sviluppo sostenibile del nostro Paese e per l’esercizio di una piena cittadinanza nell’era dell’informazione.

L’avviso finanzia due tipologie di intervento (moduli):

1. Percorsi per lo sviluppo del pensiero computazionale e della creatività digitale, con particolare attenzione a:

  • promuovere gli elementi fondamentali per l’introduzione alle basi della programmazione, anche allo scopo di sviluppare le competenze collegate all’informatica;
  • sviluppo del pensiero computazionale per rafforzare la capacità di analisi e risoluzione dei problemi e l’utilizzo dei suoi strumenti e metodi, sia attraverso tecnologie digitali sia attraverso attività unplugged, per stimolare un’interazione creativa tra digitale e manuale, anche attraverso esperienze di making, robotica educativa e internet delle cose.

2. Percorsi di "cittadinanza digitale", con particolare attenzione a:

  • consapevolezza delle norme sociali e giuridiche in termini di “Diritti della Rete”, educazione all’uso positivo e consapevole dei media e della Rete, anche per il contrasto all’utilizzo di linguaggi violenti, alla diffusione del cyberbullismo, alle discriminazioni;
  • educazione alla valutazione della qualità e della integrità delle informazioni, alla lettura, scrittura e collaborazione in ambienti digitali, alla comprensione e uso dei dati e introduzione all’open government, al monitoraggio civico e al data journalism;
  • azioni per stimolare la creatività e la produzione digitale, l’educazione all’uso dei nuovi linguaggi del digitale, ai nuovi modelli di lavoro e produzione, alle potenzialità dell’interazione tra fisico e digitale.

I percorsi di pensiero computazionale e creatività digitalesi rivolgono prioritariamente alle istituzioni scolastiche del primo ciclo di istruzione, mentre i percorsi di cittadinanza digitalesi rivolgono prioritariamente alle scuole secondarie di primo grado e alle istituzioni scolastiche del secondo ciclo di istruzione. In ogni caso, costituisce elemento di premialità la capacità del progetto di integrare, nei moduli didattici da attivare, contenuti di entrambi i percorsi, in base alle esigenze didattiche e allofferta formativa della scuola proponente.

ENTI AMMISSIBILI

Sono ammesse a partecipare all’Avviso:

  • le istituzioni scolastiche statali del primo ciclo di istruzione (scuole primarie e secondarie di primo grado);
  • le istituzioni scolastiche statali del secondo ciclo di istruzione (scuole secondarie di secondo grado).

È ammesso il coinvolgimento del territorio, in termini, a titolo esemplificativo, di partenariati e collaborazioni con amministrazioni centrali e locali, associazioni, fondazioni, enti del terzo settore, università, centri di ricerca, operatori qualificati, reti già presenti a livello locale.

RISORSE E MODALITA' DI PARTECIPAZIONE

Lo stanziamento è pari a 80 milioni di euro a valere sul Fondo Sociale Europeo.

Ciascuna proposta progettuale delle scuole non può superare l'importo massimo di € 25.000,00.

L'importo complessivo del progetto è dato dalla somma del valore finanziario dei singoli moduli, che viene elaborato sulla base di tabelle standard di costi unitari in funzione delle scelte relative ai diversi moduli progressivamente registrati a sistema. Le voci di costo ammissibili, che vengono calcolate in base ai limiti e ai massimali prestabiliti sono relative a:

  • attività formativa che comprende i costi relativi alle figure professionali previste (esperto, tutor);
  • attività di gestione, che comprende tutte le spese legate alla gestione delle attività formative (materiali didattici e di consumo, attrezzature, personale della scuola, pubblicità, etc); 
  • costi aggiuntivi: mensa.

Le scuole che intendono partecipare all'Avviso sono tenute a predisporre il progetto secondo le fasi procedurali previste all'interno dell'apposita piattaforma del sistema informativo, che resterà aperta dalle ore 10.00 del 20 marzo 2017 alle ore 15.00 del 19 maggio 2017 (prorogata rispetto alla precedente scadenza del 5 maggio 2017).

N.B. Terminata la fase di inserimento dei dati e di inoltro della proposta progettuale, la scuola deve trasmettere la candidatura firmata digitalmente sulla piattaforma finanziaria "Sistema informativo Fondi (SIF) 2020", che resterà aperta dalle ore 10.00 del 20 maggio 2017 alle ore 15.00 del 26 maggio (prorogata rispetto alla precedente scadenza del 15 maggio 2017).

Il testo integrale dell'Avviso, i documenti di riferimento, i Regolamenti Europei, il Programma Operativo e tutte le altre risorse (tutorial, piattaforme, circolari, FAQ, etc.) sono rese disponibili sulla pagina web in cui è pubblicato l'avviso della sezione dedicata ai fondi strutturali (PON) del sito del MIUR.

Il testo, anche se curato con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per involontari errori in capo a CSVnet. I contenuti sono da considerarsi come materiali puramente orientativi e informativi. Si invita a riferirsi sempre alla pagina ufficiale dell’ente promotore del bando. È consentita la riproduzione citandone sempre la fonte.