Avviso 2/2016 per la presentazione di progetti sperimentali di volontariato finanziati con il Fondo per il volontariato – Anno 2016

TITOLO

Avviso 2/2016 per la presentazione di progetti sperimentali di volontariato finanziati con il Fondo per il volontariato – Anno 2016

ENTE EROGATORE

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Direzione Generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese

SCADENZA

07/12/2016

PAROLE CHIAVE

volontariato, cittadinanza attiva, volontariato d'impresa, scuole, giovani, NEET, inclusione, povertà, caporalato, migranti, senza fissa dimora, detenuti, ambiente, pari opportunità, dipendenze, stili di vita sani

ABSTRACT

Disponibili le linee guida 2016 per la presentazione di progetti sperimentali e innovativi e/o iniziative promossi dalle organizzazioni di volontariato (L. 266/91)

OBIETTIVI, AZIONI E DESTINATARI

Il 10 novembre 2016 è stata firmata la direttiva che individua le modalità di utilizzo delle risorse finanziarie destinate alla realizzazione di progetti sperimentali e innovativi e/o iniziative promossi dalle organizzazioni di volontariato (Legge 266/1991) e dalle associazioni di promozione sociale (Legge 383/2000). Per la richiesta di contributo ai sensi della Legge 266/1991 ha fatto seguito l'avviso n. 2/2016 adottato con Decreto direttoriale del 16 novembre 2016 del Direttore Generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese.

Le proposte progettuali presentate per l’annualità 2016 dovranno riguardare gli ambiti d’azione, gli obiettivi e le metodologie di seguito indicate.

Le proposte progettuali dovranno riguardare i seguenti ambiti d’intervento (in numero massimo di tre):

  • promozione della cultura del volontariato, in particolare tra i giovani;
  • attivazione personale e cittadinanza attiva;
  • non discriminazione e pari opportunità;
  • accoglienza e reinserimento sociale di soggetti svantaggiati, anche con riferimento ai migranti;
  • fragilità, marginalità ed esclusione sociale;
  • tutela, sviluppo e valorizzazione dei beni comuni;
  • legalità e corresponsabilità;
  • prevenzione e contrasto delle dipendenze, inclusa la ludopatia, il gioco d’azzardo e il cyberbullismo;
  • sostegno a distanza;
  • volontariato d’impresa.

Le singole attività in cui si articola la proposta progettuale, da realizzarsi negli ambiti d’intervento sopra indicati devono essere finalizzate al raggiungimento di uno o più tra i seguenti obiettivi (in numero massimo di tre):

  • coinvolgimento dei giovani nella realizzazione, nelle scuole di ogni ordine e grado, di laboratori di cittadinanza attiva;
  • promozione di iniziative di volontariato che prevedano la partecipazione di giovani di età non superiore a 28;
  • sostegno e promozione di misure, anche sperimentali, volte a favorire la creazione di percorsi di attivazione personale dei cd. NEET;
  • promozione e sostegno del coinvolgimento attivo dei soggetti che beneficiano di prestazioni di sostegno in attività di utilità sociale, in attuazione della misura sperimentale - denominata #diamociunamano;
  • attuazione dell’articolo 4 del Protocollo sperimentale contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura - “Cura – Legalità – Uscita dal ghetto”;
  • sviluppo di percorsi di inserimento socio-lavorativo per soggetti detenuti ed ex detenuti;
  • sostegno e promozione dei principi di pari opportunità;
  • prevenzione e superamento di cyberbullismo e tutte le forme di dipendenze, inclusi il gioco d’azzardo e la ludopatia;
  • contrasto a condizioni di fragilità e di svantaggio della persona al fine di intervenire sui fenomeni di marginalità e di esclusione sociale, con particolare riferimento alle persone senza fissa dimora, ai migranti e a quelle in condizione di povertà assoluta o relativa;
  • sostegno e promozione del coinvolgimento attivo e responsabile dei cittadini e delle organizzazioni nella cura e nella valorizzazione dei beni comuni;
  • promozione dell’educazione alla relazione e alla prevenzione e al contrasto della violenza e della discriminazione di genere, nell’ambito dei programmi scolastici delle scuole di ogni ordine e grado;
  • promozione della cittadinanza europea;
  • promozione della cittadinanza attiva e del volontariato in particolare nei confronti dei migranti;
  • sviluppo e diffusione della pratica regolare di attività motoria e di buone scelte alimentari, al fine di promuovere l’adozione di corretti stili di vita;
  • promozione e valorizzazione - in particolare nelle aree periferiche - di comportamenti ispirati ai temi della sostenibilità ambientale;
  • sensibilizzazione e promozione, nelle scuole di ogni ordine e grado, del sostegno a distanza;
  • promozione di iniziative finalizzate a sviluppare e diffondere il volontariato di impresa.

La realizzazione degli obiettivi dovrà avvenire attraverso metodologie sperimentali, finalizzate alla messa a punto di modelli di intervento idonei ad essere trasferiti in altri contesti territoriali.

Le attività progettuali devono avere una durata non superiore ai 12 mesi.

ENTI AMMISSIBILI

Le proposte progettuali possono essere presentate esclusivamente da organizzazioni di volontariato che, alla data di adozione della direttiva (10 novembre 2016) risultino:

  • legalmente costituite da almeno due anni;
  • regolarmente iscritte nei registri regionali del volontariato, di cui all’articolo 6 della legge 11 agosto 1991, n. 266 e alle leggi e delibere regionali e provinciali attuative della predetta legge-quadro.

N.B. Il requisito dell’iscrizione ai predetti registri deve essere comprovato, a pena di decadenza dal contributo, per l’intero periodo di realizzazione del progetto approvato.

RISORSE E MODALITA' DI PARTECIPAZIONE

Le risorse a disposizione per quest'anno sono complessivamente pari ad € 2.000.000,00.

Una quota percentuale - fino ad un massimo del 25% delle disponibilità finanziarie suindicate –sarà destinata a progetti realizzati a favore delle popolazioni delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria colpite dal terremoto del 24 agosto 2016.

Il costo complessivo di ciascuna proposta progettuale, a pena di inammissibilità, non può superare l'importo totale di euro 40.000,00. Il costo complessivo deve intendersi comprensivo della quota di contributo a carico del Ministero (nella misura del 90% del totale) e della quota posta a carico dell’organizzazione proponente (esclusivamente nella misura del restante 10%).

La richiesta di contributo compilata in ogni sua parte e corredata dal formulario progettuale e dal relativo piano economico deve essere presentata esclusivamente attraverso la piattaforma informatica all’indirizzo www.direttiva266.it entro le ore 15,00 del 7 dicembre 2016La piattaforma, realizzata da CSVnet, sarà on line dalle ore 12.00 di venerdì 18 novembre, in modo che le associazioni che richiedono il contributo per la prima volta possano registrarsi. Da martedì 22 novembre, sempre alle 12.00, sarà possibile accedere alla piattaforma per inviare i progetti e gestirne, una volta approvati, l'iter e la rendicontazione. 

Le associazioni interessate, fino a 6 giorni prima della scadenza del termine per l’invio delle proposte, potranno formulare quesiti esclusivamente via mail da inviarsi all’indirizzo direttiva266@lavoro.gov.it riportando come oggetto: “AVVISO n.2/2016 – QUESITO 266/1991”

Le risposte ai quesiti di interesse generale saranno pubblicate sul sito internet istituzionale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali alla pagina di canale "Volontariato". Dalla pagina web dedicata all'Avviso sono scaricabili la direttiva, il testo integrale dell'Avviso, il fac-simile del Formulario 2016, gi indirizzi di gestione, unitamente a tutte le informazioni relative al procedimento.

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